lunedì 28 novembre 2011

Assolto Giuseppe Arnone dall’ennesima querela dell’avv. Salvatore Patti


Ieri, il Giudice del Tribunale di Agrigento, Alessia Geraci, accogliendo le richieste del Procuratore della Repubblica e dell’avv. Valentina Riccobene, difensore di Giuseppe Arnone, ha assolto il consigliere comunale, imputato per aver diffamato l’avv. Salvatore Patti.
La vicenda riguardava quello che Arnone aveva definito un comportamento dell’avv. Patti certamente censurabile e contrario ai suoi doveri quando Patti assisteva il Comune di Agrigento in un processo a carico dell’imprenditore Carmelo Picarella e, contestualmente, accettava l’incarico di difendere il Picarella in altra causa.

Ennesima sconfitta giudiziaria per l’avv. Salvatore Patti nello scontro – a suon di querele – intrapreso dallo stesso Patti nel tentativo di “tappare la bocca” a Giuseppe Arnone.
Ieri, assente lo stesso Arnone perché impegnato altrove, il processo si è concluso e pure la Pubblica Accusa ha riconosciuto la correttezza delle pubbliche denunzie del consigliere comunale del Partito Democratico, chiedendo l’assoluzione.
Il difensore dell’avv. Patti, avv. Salvatore Tirinnocchi, aveva chiesto la condanna di Arnone.
Di seguito i fatti, per come brillantemente e succintamente sono stati ricostruiti dall’avv.ssa Valentina Riccobene, difensore di Arnone.
Arnone, in un suo manifesto murale, aveva denunziato il comportamento distante dai suoi doveri dell’avv. Salvatore Patti nella vicenda che immediatamente si rassegna:
a)      Carmelo Picarella, assieme ad altri, era imputato per aver ottenuto dal Comune una Concessione Edilizia per costruire un palazzo nella zona del Quadrivio;
b)     Il Comune si costituisce in Giudizio contro Picarella e gli altri, mediante l’avv. Salvatore Patti;
c)      Durante il processo si accerta che i principali elaborati del Piano Regolatore prevedevano, nell’area ove Picarella aveva ottenuto la Concessione per il palazzo, l’ampliamento della scuola elementare di via Mazzini;
d)     Il Tribunale prende atto della non conformità della concessione edilizia al P.R.G., in quanto vi è una contraddizione tra alcuni elaborati in merito alla destinazione urbanistica del sito prescelto. In relazione alla complessità della vicenda, il Tribunale assolve gli imputati, evidenziando appunto nelle motivazioni, l’illegittimità della concessione edilizia e la oggettiva necessità di annullarla e riportare il P.R.G. in Consiglio Comunale, quale conseguenza del contenuto della Sentenza.
e)      Durante il processo, incredibilmente, Patti accetta di difendere Picarella in una causa civile e, quindi, al momento della conclusione del Processo penale chiede l’assoluzione del Picarella!!!
f)       Depositata la Sentenza, Patti ritiene di porre in essere l’oggettivo enorme favore a Picarella, costituito dalla mancata notizia agli organi comunali relativa al contenuto delle motivazioni della sentenza medesima;
g)     Arnone, nell’intero processo – come già nel manifesto murale “incriminato” – aveva evidenziato che, grazie a questo comportamento del Patti, i bambini del Quadrivio non hanno potuto usufruire dell’ampliamento della loro scuola e, in compenso, il Picarella ha potuto usufruire dell’ampliamento, notevole, delle sue ricchezze, collegato con la illegittima realizzazione di quel palazzone.

L’avv. Arnone ringrazia la collega Valentina Riccobene, per la brillante e vincente difesa articolata in suo favore.

Agrigento, 22 novembre 2011  
Avv. Giuseppe Arnone
consigliere comunale PD

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