martedì 10 gennaio 2012

“Alta Mafia 2” assoluzione


“Alta Mafia 2”: Giuseppe Arnone assolto per le sue affermazioni nei confronti di Calogero Sodano, ex sindaco e senatore, contenute nel volume. Ieri sera la Sentenza del Tribunale di Agrigento.
Giuseppe Arnone: “L’assoluzione sancita ieri dal Tribunale di Agrigento, ancora una volta, dimostra ai cittadini agrigentini due importanti aspetti della vita politica cittadina: chi era veramente il sindaco e poi senatore della Repubblica Calogero Sodano e chi, al contrario, Giuseppe Arnone. Il coraggio e la nettezza nell’affermare un’idea alternativa, anche in contrasto con i veri potentati delinquenziali assieme alla difesa dei basilari principi di legalità e trasparenza amministrativa, hanno informato tutta la mia storia politica. Queste idee profondamente diverse, ritengo migliori, costituiscono ciò che oggi siamo in grado di proporre e offrire agli agrigentini, nel richiedere il loro consenso.

Giuseppe Arnone ha dichiarato: “Ringrazio il mio difensore, l’avvocatessa Valentina Riccobene, e voglio sottolineare come l’assoluzione sancita ieri dal Tribunale di Agrigento, ancora una volta, dimostri ai cittadini agrigentini due importanti aspetti della vita politica cittadina degli ultimi venti anni. Il primo aspetto: valuti, il cittadino, e rifletta su chi era veramente il sindaco e poi senatore della Repubblica Calogero Sodano, valuti i suoi reati e le sue condanne, il suo modus operandi, come ha gestito la città e come ha gestito il potere. E poi valuti, il cittadino, l’operato di Giuseppe Arnone. Il coraggio e la nettezza nell’affermare un’idea alternativa, anche in contrasto con i veri potentati delinquenziali, assieme alla difesa dei basilari principi di legalità e trasparenza amministrativa, hanno informato tutta la mia storia politica. Proprio queste idee, profondamente diverse da quelle di Sodano e ritengo migliori, costituiscono ciò che di più concreto e solido oggi siamo in grado di proporre e offrire agli agrigentini, nel richiedere il loro consenso.
Il procedimento penale a carico di Giuseppe Arnone, innanzi al Giudice Alessia Geraci del Tribunale di Agrigento, ha avuto inizio nel marzo del 2011. La pubblica accusa era rappresentata dalla pm, dott. Daniela Cannarozzo. Giuseppe Arnone era difeso dall’avv. Valentina Riccobene. La parte civile, sen. Calogero Sodano, era rappresentata dall’avv. Tirinnocchi.

Di seguito si riporta il capo di imputazione elevato nei confronti di Giuseppe Arnone dalla Procura della Repubblica di Agrigento.


Imputato

Per il reato p. e p. dall’art. 595 commi 1,2,e 3 c.p. perché, quale autore del libro intitolato “Alta Mafia 2 – La stagione del fango” offendeva la reputazione di Sodano Calogero, indicato e definito quale imbroglione”, “bugiardo”, “delinquente abituale”, “criminale incallito”, soggetto legato anche dal punto di vista economico all’associazione criminale denominata “Cosa Nostra”; segnatamente:
-          Nella copertina del libro riportava, tra le altre, la fotografia di Sodano Calogero sotto la scritta “Pupi, pupari, mascalzoni e paladini”,
-          Nella quarta copertina scriveva,riferendosi anche a Sodano Calogero: Emerge dalla storia recente, e da tante pronunzie dell’Autorità Giudiziaria, che un nostro importante politico ha agito al Comune come un delinquente abituale, un criminale incallito. A suo tempo, secondo le leggi che difendono gli uomini onesti, avrebbe dovuto essere imprigionato in via cautelare. Affinchè non nuocesse più assieme ai suoi complici; quindi processato e punito. Invece è volato a Roma, ricco e “onorato”. Pessimo esempio, che molti, troppi vogliono imitare.
Amministrare illecitamente. Per arricchirsi. Anche assieme a Cosa Nostra. Calpestando la legge come uva do mosto.
-          A pag. 29 scriveva, riferendosi anche a Sodano Calogero: “La vicenda di Sodano ha fornito un pessimo esempio: ne ha fatte di cotte e di crude, le sentenze di condanna per falsi, abusi, imbrogli di tutti i generi e specie (appalti, villa abusiva, ecc, ecc..) ne forniscono prova indiscussa.
-          Per le leggi italiane avrebbero potuto e dovuto arrestarlo mentre era sindaco in carica, stroncando con la dovuta energia il cancro illegale che qui vi abbiamo descritto. Invece è finito al Senato e da lì  accusa i suoi giudici e continua a fare” politica” nel modo che ben conosciamo”;
-          A pag. 32 scriveva, riferendosi anche a Sodano Calogero: “Al Comune di Agrigento da tempo si sono insediati soggetti che hanno sostanzialmente trasformato l’Amministrazione Criminale, o quantomeno, suoi settori, in una sorta di Associazione per delinquere… I fatti illeciti che qui si ricostruiscono, pur essendo di evidente attualità e pur dimostrando una permanenza di attività delinquenziale e delittuosa, traggono origine in attività illecite poste in essere dalla precedente Amministrazione presieduta da Calogero Sodano…”


Agrigento, 10 gennaio 2012
Avv. Giuseppe Arnone
Consigliere Comunale P.D.

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