Arnone sul referendum P.D.: “Lombardo ha torto: non si tratta di geni del male, ma di geniale imbecillità politica. I geni, del bene o del male, manifestano comunque intelligenza e lucidità. Nella scelta di tenere quel referendum il 12 febbraio, di geniale non vedo proprio nulla.”
Cosa abbia fatto Mirello Crisafulli è noto a tutti e dovrebbe essere sufficiente per buttarlo fuori dal P.D.. Quali siano i meriti di Tonino Russo non ci è ancora chiaro, i demeriti però li conosciamo fin troppo bene.
Giuseppe Arnone: “Mi auguro che il Partito Democratico siciliano svesta il volto di Mirello Crisafulli o Tonino Russo. Suicida la scelta di un referendum per l’appoggio al Governo Lombardo, per di più da tenersi a febbraio. Un plauso ai deputati Antonello Cracolici, Roberto De Benedictis, Giovanni Panepinto, ma anche a quegli altri componenti del gruppo PD all’ARS che, talvolta in dissenso con le proprie aree di riferimento interne al Partito, oggi invocano maggiore serietà delle classi dirigenti regionali.
Voglio anche aggiungere una riflessione: se vogliamo fare in Sicilia questa follia di referendum, potremmo a questo punto farne uno, esteso all’Italia intera, per chiedere ai nostri elettori se siamo d’accordo con i sacrifici che chiede Monti, o se ci sta bene l’alleanza su scala nazionale con il terzo polo di Rutelli e Fini.
Chi riveste cariche dirigenziali, democraticamente eletto per rivestirle, ha il dovere di assumere decisioni e assumersi responsabilità, mediante l’utilizzo di analisi e lucidità politica, che poi sono – o sarebbero – i requisiti per cui si è stati prescelti. Questa è democrazia. Il resto è demagogia, e dispiace che, a questo punto, Lupo, Bianco e i loro amici non distinguano la demagogia dalla democrazia.”
Agrigento, 12 gennaio 2012
Avv. Giuseppe Arnone
Consigliere Comunale P.D.
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