venerdì 16 dicembre 2011

Arnone su "Self Service" - conferenza stampa domani ore 10,30


Domani, ore 10,30, presso lo studio legale dell’avv. Giuseppe Arnone
Illustrazione delle denunzie e degli atti ispettivi formulati durante l’amministrazione Zambuto e depositati anche all’Autorità Giudiziaria, relativi all’ampio malaffare del Settore Urbanistica e alle responsabilità amministrative e penali dell’ing. Sebastiano Di Francesco. Risposta alle sciocchezze profferite dai vari Emilio Messana, Angelo Errore ed altri in ordine alla corresponsabilità anche di Giuseppe Arnone rispetto alle carenze nella funzione di controllo del Consiglio Comunale nei confronti del malaffare organizzato intorno al Di Francesco”.
E’ venuto il tempo di dimostrare all’opinione pubblica – atti alla mano – in che misura siano prive di fondamento le implicite ed esplicite accuse, mosse anche nei miei confronti, di non aver prevenuto per tempo, mediante l’attività amministrativa e l’attività di denunzia all’Autorità Giudiziaria, le devastanti logiche di malaffare che hanno caratterizzato l’andamento del Settore Urbanistica del Comune di Agrigento.
Domani mostreremo ai giornalisti le decine di atti con i quali Giuseppe Arnone si è battuto per mandare a processo Di Francesco e farlo rimuovere da Dirigente fiduciario del Settore Urbanistica.
Detti atti – ritengo di ricordare immediatamente all’on. Errore – sono stati pure ed ampiamente posti in essere in sinergia con l’impegno nella Giunta Zambuto dell’assessore Dott.ssa Olimpia Campo.
Non solo, ma nei mesi in cui Olimpia Campo è stata assessore sono stato io a porre il veto alla nomina di Maurizio Calabrese e di Giuseppe Gramaglia in incarichi assessoriali. E non è un caso che costoro siano stati nominati componenti della Giunta in questa fase della sindacatura Zambuto, con Arnone nettamente all’opposizione.
Anzi invito l’on. Errore – piuttosto che parlare a vanvera sugli organi di informazione – a riferire quanto a sua conoscenza, secondo quanto egli stesso ha dichiarato pubblicamente in questi ultimi giorni, in ordine ad attività di corruttela di componenti del Consiglio Comunale e/o della Giunta Comunale di Agrigento, finalizzati all’ottenimento di illegali modifiche di destinazioni d’uso o altro ancora.
Dichiara testualmente Errore che “alcuni componenti dell’amministrazione attiva e qualche consigliere comunale trattano le destinazioni d’uso dei terreni con i privati, creando rapporti di forte compromesso e malaffare (Giornale di Sicilia del 2.12.2011, pag. 22). E dichiarazioni del tutto analoghe, per quanto adesso mi sovviene, erano state pronunziate da Errore anche nel corso di una trasmissione “Tema”, con il giornalista Angelo Ruoppolo, su Teleacras, andata in onda nell’estate del 2010.
Ed ancora, se l’on. Errore vuole dare un vero contributo a scrivere alcune pagine importanti della storia agrigentina, lo invito a raccontare come sia stato possibile che il P.R.G. del 1978, realizzato da Errore sindaco, abbia reso edificabili, in favore dei palazzinari agrigentini, mediante procedure e atti assolutamente illegali e grazie pure alla “preziosa collaborazione” dell’allora giovane ing. Vincenzo Rizzo, le aree franose vincolate a seguito della frana del 1966, cioè molte aree sottoposte al vincolo “Grappelli”.
Dunque, benvenuta la loquacità dell’on. Errore. Indirizziamola bene. Da un lato per riferire doverosamente alla Magistratura fatti di estrema gravità come quelli raccontati ” nei giorni scorsi, a nome del “Movimento Azzurro”, al “Giornale di Sicilia dallo stesso ex parlamentare. Dall’altro per la molto opportuna ricostruzione storica del tentativo, ostacolato poi da Legambiente, di rendere edificabili tutta una serie di aree cittadine a forte rischio idrogeologico.
Concludendo: se l’on. Errore ritiene di confrontarsi con me su queste tematiche, per consentire alla città di comprendere meriti e demeriti di ognuno sul terreno della politica e dell’amministrazione, nonché per l’impegno in materia di legalità e tutela del territorio, mi rendo come sempre disponibile.
Al segretario P.D., Emilio Messana, consegneremo copia degli atti di denunzia e delle interrogazioni che riguardano Di Francesco e il malaffare al Comune, relative agli anni 2007 – 2011, tutte a singola firma del consigliere Arnone, sotto il simbolo del Partito Democratico, in modo che comprenda che l’onore e la credibilità del Partito Democratico, anche in relazione a tali vicende, sono mantenute alte dall’iniziativa politica di Arnone. Mentre nulla di nulla di nulla hanno posto in essere i due consiglieri comunali che fanno riferimento a Messana. Né tantomeno ha mai detto o fatto nulla, in sede di Assemblea Regionale o in sede di Parlamento nazionale, l’accoppiata del nulla, lautamente retribuita, composta dai parlamentari agrigentini Giacomino Di Benedetto e Angelo Capodicasa, danti causa di Emilio Messana.

Agrigento, 16 dicembre 2011
Avv. Giuseppe Arnone
                                                                                                                              Consigliere Comunale P.D.

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