Al Commissario Liquidatore
ATO GESA AG. 2
dott.ssa Teresa Restivo
e, p.c. Al Presidente della Regione,
on. Raffaele Lombardo
al Vicepresidente della Regione e assessore all’Emergenza Rifiuti, Dott. Giosuè Marino
Agli organi d’informazione
LETTERA APERTA DI SOLIDARIETA’ E DI PUBBLICA DENUNZIA DELLA STRUMENTALITA’ E INFONDATEZZA DELLE VOLGARI ACCUSE MOSSE DALL’EX CONSIGLIERE COMUNALE DEL MPA, GIUSEPPE DE FRANCISCI.
Considerazioni sulla strumentalità dell’odierno sciopero “selvaggio”, assolutamente ingiustificato e intempestivo: che sia funzionale al “killeraggio politico”?
Preg.ma Dott.ssa Restivo,
ritengo sia utile chiarire all’opinione pubblica, con la presente lettera aperta, il reale contesto in cui si inserisce il volgarissimo, strumentale e infondato attacco portato alla Sua persona dal più squallido degli pseudo esponenti politici agrigentini.
Non ho difficoltà a percepire, dietro il documento di De Francisci, un’opera di vero e proprio “killeraggio eterodiretto”, finalizzato a tentare di provocare l’allontanamento (ovvero le dimissioni) della S.V., dal ruolo di vertice dell’ATO GESA AG 2 che la S.V. svolge in modo assolutamente encomiabile.
In verità, la manovra di De Francisci è talmente sguaiata e inopportuna che viene ad avere effetti semplicemente ridicoli: un consigliere che letteralmente riesce a “fottersi” – mediante artifizi che a mio parere valicano i limiti del Codice Penale – 4.500 euro al mese, facendo solo danni, si permette di scrivere che Teresa Restivo, che sta facendo recuperare al Comune di Agrigento oltre 10 milioni di euro, percepisce compensi ingiustificati e distribuisce incarichi e prebende.
Ovviamente – come al solito quando si tratta di De Francisci – siamo in presenza di gravi falsità.
Costui, malgrado la giovane età, rappresenta un soggetto che non ha neppure la più pallida idea di cosa sia l’interesse pubblico: agli atti del Comune vi è la lettera formale di un dirigente comunale al quale De Francisci è andato a chiedere l’assunzione di persone da lui segnalate, millantando persino rapporti, nell’illecito, con importanti esponenti politici del suo partito (“lo zio”…).
E, facendo un passo indietro, va chiarito anche agli Organi regionali che leggono per conoscenza, che De Francisci percepisce oltre al massimo dei gettoni di presenza, anche un vero e proprio stipendio dal Comune, da 3.000 e passa euro, essendosi fatto inquadrare, dopo l’elezione a consigliere (alla quale partecipò da disoccupato), come “dirigente” della associazione culturale della “mammina” e della “zietta”. E grazie a tale artifizio truffaldino, il Comune rimborsa – a mammina e zietta – uno stipendio da 3.000 euro per ristorare l’associazione di famiglia delle assenze dal lavoro (per essere presente al Comune) di un così prodigioso ragazzo.
Ma ormai le vicende sono chiare e parole di chiarezza e saggezza sono venute, ancora una volta, dal vicepresidente del Consiglio Comunale, nonché effettivo leader del Movimento per l’Autonomia al Comune di Agrigento, dott. Piero Marchetta, che già sabato scorso ha spiegato urbi et orbi che le critiche di De Francisci a Teresa Restivo rappresentano l’esatto opposto delle valutazioni e della linea politica dell’MpA.
E con una punta di presunzione, illustrissima Dottoressa, mi permetto – nel concludere la presente – di qualificarmi, alla luce dei reiterati sondaggi di cui il mondo politico ben conosce l’esito, come il probabilissimo prossimo sindaco della città capoluogo. Ed evidenzio questa circostanze perché ritengo che le manovre contro il Commissario dott.ssa Teresa Restivo, si inquadrino nei posizionamenti che in queste ore e in questi giorni si tentano di realizzare, al fine di bloccare la prevedibile evoluzione elettorale e, comunque, di perseguire assetti istituzionali finalizzati a creare difficoltà e punti di riferimento del vecchio sistema di potere nel caso di elezione di Giuseppe Arnone.
Che Teresa Restivo – che già gode dell’appoggio del Governo regionale – possa, tra qualche mese, essere fortemente sostenuta e incentivata, nella sua importantissima azione, da una Giunta e da una maggioranza al Comune di Agrigento con sindaco Arnone, impaurisce molti.
Nelle più squallide conventicole, circola già il nome del possibile successore di Teresa Restivo, da nominarsi nelle prossime ore, da parte dei “mandanti” del killeraggio politico. Lor signori stiano tranquilli che di ex assessori ed ex amministratori dell’ATO GESA AG 2, che già hanno dato ampia e pessima prova di sé, innanzi tutto nei rapporti con le imprese dei rifiuti, non si sente alcun bisogno. E, per giunta, abbiamo già chiare le loro “celestiali fattezze”.
Ed in questo quadro del “killeraggio”, suscitano estrema perplessità le azioni di sciopero in atto in queste ore, scioperi sostanzialmente selvaggi, in danno alla cittadinanza, a fronte di ritardi poco significativi nel pagamento dell’ultimo stipendio. Come se qualcuno, in oggettiva sinergia con De Francisci, volesse acuire difficoltà e problemi.
Non solo, ma da qui a Capodanno verrà ulteriormente chiarito all’opinione pubblica quale sia l’assai singolare modo di intendere la sua carica pubblica da parte del consigliere De Francisci, e certamente i vertici dell’MpA non potranno che prendere atto della totale e assoluta incompatibilità di questo consigliere con ogni aggregazione democratica rispettosa di criteri, anche minimali, di etica politica e persino di civiltà.
Concludo, Dottoressa, invitandola a tenere conto che il Suo lavoro è estremamente apprezzato dalla Agrigento perbene, che è la maggioranza straripante della gente di questa Città.
Agrigento 19 dicembre 2010
Avv. Giuseppe Arnone
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