sabato 7 gennaio 2012

Querela a Messana




Al Sig. Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Agrigento

Atto di Querela
nei confronti del Signor Avv. Emilio Messana


In data 26 dicembre 2011, il signor Emilio Messana, in atto Segretario provinciale del Partito Democratico di Agrigento, mediante la pubblicazione di una sua nota stampa sui giornali on-line “Grandangolo” e su “La Valle dei Templi”, riteneva di offendere la reputazione del sottoscritto Avv. Giuseppe Arnone definendolo “mitomane”, peraltro in modo del tutto gratuito.
Sosteneva, il Messana, che l’Arnone si fosse inventato affermazioni dal contenuto minaccioso e denigratorio, attribuendole al consigliere comunale di Agrigento Carmelo Picarella e all’ingegnere Sebastiano Di Francesco, già dirigente del Settore Urbanistica dell’Ufficio Tecnico Comunale di Agrigento
Non appare dubbio che l’affermazione di seguito riportata abbia un alto contenuto diffamatorio “… che il consigliere Arnone abbia deciso di fare il mitomane non ci sorprende né ci riguarda, piuttosto che a dette attività viene dato da alcune redazioni giornalistiche agrigentine”. Il titolo dell’articolo è “Messana su false minacce: Arnone è mitomane”.
Dette affermazioni offensive appaiono assolutamente ingiustificate, in quanto:
a)    Le affermazioni contro Arnone, dal contenuto assolutamente inequivoco, sono in effetti pronunziate dal Di Francesco e dal Picarella e più avanti verranno riportate ed illustrate;
b)    In relazione a dette affermazioni del Di Francesco e del Picarella, l’Arnone non ha posto in essere nessuna attività che potesse in nessun modo giustificare le suddette offese del Messana;
In particolare, nell’ordinanza cautelare nei confronti dell’arrestato Pietro Vullo e dello stesso ingegnere Di Francesco, viene riportato il colloquio che si allega e che si articola in sintesi nel seguente modo:
1)    Il Picarella, dopo una premessa che per brevità non viene qui riportata, legge al Di Francesco il testo di una denunzia depositata dall’Arnone presso la procura della Repubblica di Agrigento ove l’Arnone chiede espressamente indagini e provvedimenti giudiziari a carico dell’architetto Pietro Vullo (appunto adesso arrestato) e dell’ingegnere Di Francesco (pure lui sottoposto a misura cautelare)
2)    Dopo aver letto la denunzia di Giuseppe Arnone, il Picarella ricorda al Di Francesco minacce che il Picarella medesimo ha proferito contro Arnone, quale quella di fargli “il cappotto di legno”, ricordando inoltre che l’Arnone ha reagito a quella minaccia denunziandola con un manifesto murale. Nel prosieguo della conversazione, in riferimento alla denunzia e alle attività di Arnone in favore della legalità ( e di contrasto con le attività di Picarella e di Di Francesco), i due definiscono Arnone “ cornuto nato…è un cornuto che non ce n’è..è un cornuto, che si fa…è un pezzo di cornuto..”.
3)    E precisamente, non vi è dubbio alcuno, che tutte queste espressioni contro Arnone gli vengono rivolte quale reazione all’iniziativa del medesimo di avere inviato la denunzia in questione alla Procura della Repubblica di Agrigento. Ed infatti, nella trascrizione delle intercettazioni si legge: “( il documento) che lui ha mandato in Procura, ho l’impressione che macchina qualche cosa..è un cornuto che non ce n’è..è un cornuto, che si fa..” E prima ancora si legge, sempre con riferimento alla denunzia di Arnone e alla sua decisione di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria “lui le fa apposta ‘ste cose perché è un cornuto nato e basta”

Non vi è dubbio, pertanto, che il Messana debba essere processato e punito, a seguito della presente querela per il reato di diffamazione aggravata.
Il comportamento del Messana è particolarmente abietto, non solo perché le azioni di Arnone sono con ogni evidenza volte al bene collettivo, ma perché i motivi che muovono Messana nel diffamare Arnone sono il livore personale dovuto alla circostanza che Arnone ha denunziato il Messana per gravi reati commessi in occasione delle procedure elettorali delle elezioni regionali del 2008 e per i quali la Procura della Repubblica è in procinto di chiudere le relative indagini.

Agrigento, 7 gennaio 2012

Avv. Giuseppe Arnone
Consigliere Comunale P.D.

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