lunedì 7 maggio 2012

"Giuseppe Arnone non è condizionabile dalla politica e dai partiti. Sin d'ora mi pare utile, a urne ancora chiuse, dichiarare quale sarà la mia strategia per il turno di ballottaggio. Utilizzerò il  meccanismo consentito dalla legge elettorale solo e soltanto per qualificare il Consiglio Comunale, consentendo l'ingresso di persone qualificate e perbene. Effettuerò formali apparentamenti tecnici con chi si impegnerà a ridurre di almeno il 50% i costi di funzionamento del Consiglio. Ho già depositato, in busta chiusa, i nomi degli assessori che designerò, anch'essi scelti tra persone competenti e perbene.

venerdì 4 maggio 2012

Conferenza stampa

Questa mattina, 4 maggio, alle ore 11,30, presso comitato elettorale "Arnone sindaco", sito in via Garibaldi, 197, conferenza stampa di Giuseppe Arnone per la presentazione del giornale "Agrigento alla svolta", già da stamane in edicola.
Giuseppe Arnone ha dichiarato: "E' questo il mio modo di intendere l'impegno per la mia città. L'affetto che gli agrigentini mi manifestano, ma anche l'appello per rendere questa città più giusta, più pulita, più vivibile, non mi consentono arretramenti rispetto alla nostra storia e alle nostre battaglie. Il giornale contiene alcune delle nostre idee, dei nostri capisaldi. Contiene le mie valutazioni su una classe politica di centrodestra, inutile o indecente, a cui per troppo tempo è stato consentito di amministrare questa Città, con i risultati a tutti noti. I partiti - nessuno escluso - hanno fallito, non hanno saputo rinnovarsi e non hanno saputo proporre. E i potenti, i capibastone, i portatori di interessi insani, con Arnone sindaco resteranno fuori della porta: gli agrigentini vogliono Arnone sindaco. Vogliono che Arnone non tratti con nessuno: metterò oggi in una busta, sigillata e controfirmata, i nomi degli assessori designati al secondo turno. La apriremo lunedì sera, davanti alle telecamere. Questo è Giuseppe Arnone, il sindaco che, nei fatti, non accetta condizionamenti."

giovedì 3 maggio 2012

Su finanziamenti CIPE

Tra alfaniani e Zambuto, aperta la gara del bugiardo dell’anno. Tutta in danno della collettività. I progetti finanziati tutti predisposti da ATO Idrico e Girgenti Acque. I cittadini hanno il diritto di veder iniziare, al più presto, opere idriche e fognarie per 150 milioni di euro. Tutte politiche anche le gravissime responsabilità della mancata approvazione tariffa idrica, che consentirebbe grandi risparmi agli agrigentini.
“Zambuto, alfaniani, basta bugie sui fondi del CIPE. I meriti vanno solo e soltanto a Girgenti Acque e ai tecnici dell’ATO Idrico. Con tutte queste menzogne, voi offendete gli agrigentini, scambiandoli per imbecilli.”
La sconcertante pochezza dello scontro tra Marco Zambuto e gli amici dell’on. Alfano, ormai si nutre di incredibili e palesi bugie: i due gruppi tentano, con tutti i mezzi, di appropriarsi di qualsivoglia evento. Ci manca poco e Zambuto racconterà che oggi il sole è sorto, brillante e luminoso, perché l’ha chiesto lui. Mentre Iacolino risponderà dicendo che la luna è piena, al centro del cielo, grazie all’intervento di Angelino e di Silvio.
Ci vuole ormai il doppio metro, per misurare il naso dei “pinocchi”. L’ultima “balla spaziale” riguarda la corsa ad appropriarsi dell’operato dell’ATO idrico e soprattutto del gestore del servizio, Girgenti Acque. Per fortuna, gli agrigentini hanno visto Arnone battersi come nessun altro, con parole chiare – anche tramite appositi spazi televisivi – per spiegare che erano (e sono) pronti, per l’intera provincia di Agrigento, 100 milioni di euro del CIPE e della Regione, oltre a 50 milioni del gestore privato, per la realizzazione delle reti idriche e fognarie allo stato mancanti.
Tutti progetti predisposti da Girgenti Acque. E ritardati, gravemente ritardati, da Marco Zambuto e dalla sua “permeabilità” agli interessi della lobby del Villaggio Peruzzo. Solo sei mesi fa, in pompa magna, il sindaco Zambuto annunciava la ripresa dei lavori del depuratore illegale, che solo Arnone e Legambiente avevano identificato per quello che era: un’opera dannosa e pericolosa, quindi irrealizzabile. E Zambuto aveva pure la colpa, per tutti i cinque anni del suo mandato, di aver proseguito con l’inutile “babbio” su una questione centrale per gli agrigentini che, a gran forza, reclamano un mare pulito e la depurazione di tutti i reflui civili.
Le prassi e le logiche di buona politica – che dovrebbero vedere gli amministratori locali dialogare costruttivamente con il gestore privato del servizio idrico – sono state ribaltate. Hanno prevalso ambiguità e interessi di parte. Hanno continuato a riaffacciarsi sulla scena le lobbies del passato, quelle che hanno progettato e realizzato opere e piani del tutto inutili, talvolta persino dannosi. Le colpe di tutto questo vanno ricercate, in egual misura, tra l’amministrazione Zambuto – a cui comunque va il merito di aver cercato di affrontare la questione – e l’intero schieramento di centrodestra, con in testa il PDL dell’on. Alfano e i grandi sponsor degli ingegneri Rizzo e Platamone.
In questi anni, troppo spesso, abbiamo assistito a comportamenti contrari agli interessi degli agrigentini, rallentando ogni ipotesi di positiva sinergia tra pubblica amministrazione e gestore privato del servizio idrico. Il massimo esempio è proprio la questione depurazione: gran parte del territorio di Agrigento, da tante zone di espansione alla fascia costiera, ad oggi sono prive di depurazione, talvolta persino di reti fognarie.
Come pure inconfessabili sono le assai probabili ragioni che, ad oggi, costituiscono un vero e proprio “veto” all’approvazione della nuova tariffa idrica. Una nuova tariffa che – vogliamo ricordarlo – abbasserebbe i costi per le famiglie del capoluogo di circa il 30%. L’approvazione della nuova tariffa, peraltro, è fondamentale per consentire le anticipazioni bancarie al gestore privato, per il concreto avvio dei nuovi cantieri, idrici e fognari.
Sfido Zambuto e gli altri candidati, su questi temi, a un dibattito di fine campagna elettorale, in diretta televisiva. Chiariremo ancora all’opinione pubblica agrigentina chi continua a giocare sui bisogni dei cittadini, non dicendo come stanno le cose e non svolgendo, sino in fondo, il proprio mandato.
Agrigento, 3 maggio 2012
Avv. Giuseppe Arnone
candidato a sindaco di Agrigento

lunedì 30 aprile 2012

"Bersani, sei come Ponzio Pilato". Il nuovo posterbus.

Giuseppe Arnone, alle ore 12,30, innanzi gli studi televisivi di TR98, alla zona industriale di Agrigento, incontra i giornalisti per presentare il "posterbus" che accoglierà il segretario Pierluigi Bersani oggi pomeriggio ad Agrigento e Raffadali.
Il posterbus, di cui mostriamo in anteprima le immagini, circolerà per le vie agrigentine in corrispondenza del comizio di Bersani a sostegno della candidata Lo Bello.
E questa sera, in piazza a Raffadali, Arnone replicherà a Bersani e Lo Bello. Gli organi di informazione e i cittadini agrigentini sono invitati a intervenire.

sabato 28 aprile 2012

“Vi presento il vero volto di Epolis: nessun riguardo per gli interessi collettivi e nessuno scrupolo nel violare le norme. Ecco gli abusi edilizi dell’assessore designato da Totò Pennica, il farmacista Minacori. Adesso Minacori si ritiri, dopo aver dato pubbliche spiegazioni del suo operato”


All’unità antiabusivismo della Polizia Municipale
Al Sindaco
Al Dirigente dell’Ufficio Urbanistica
All’A.S.P. di Agrigento
Agli Organi di informazione

Gravi violazioni urbanistiche e sanitarie poste in essere in immobile collocato al piano ammezzato immediatamente superiore alla farmacia Minacori, viale della Vittoria.

Alcuni cittadini hanno segnalato al sottoscritto il seguente operato, gravemente illecito, riconducibile al farmacista Paolo Minacori, in atto impegnato nelle elezioni comunali, nella qualità di assessore formalmente designato dal candidato sindaco Pennica. Il Minacori è inoltre il portavoce dell’associazione politica Epolis, associazione che propone candidature “al di sotto di ogni sospetto”, quali il noto massone, implicato in fatti di minacce e altro, Aldo Capitano.
Il Minacori, in sostanza, ha provveduto ad adibire – ponendo in essere una sorta di attività concorrenziale nei confronti delle altre farmacie dai profili meritevoli di approfondimento a vario titolo – il piano ammezzato superiore alla sua farmacia a studi medici. In tal modo ottiene che i pazienti degli studi medici, di una pluralità di studi medici, appena escono con la prescrizione farmacologica, si trovino già praticamente dentro la sua farmacia, con notevole incentivo in termini di guadagno economico.
In sostanza, il Minacori ha trasformato il superiore piano ammezzato, la cui proprietà è riconducibile al medesimo per sua pubblica ammissione, in “collettore di clientela”, anzi, in potente collettore di clientela.
Il tutto illecitamente, in quanto i locali del Minacori del piano ammezzato non possono, ai sensi della normativa urbanistica e sanitaria, essere adibiti ad ambulatori medici, perché privi del fondamentale requisito dell’altezza, previsto in almeno di m 2,70, alla luce di tutte le normative che si applicano al caso in specie.
L’ammezzato del Minacori è più basso di circa 30 cm, e ciò non consente di poter godere del requisito dell’agibilità per destinare detti locali a studi medici. Locali, quindi, particolarmente insalubri a causa della ridotta altezza.
Il Minacori compiva anche la furbata, francamente squallida, di chiedere al Comune di Agrigento, nella migliore tradizione delle norme ad personam di berlusconiana memoria, una modifica al Regolamento Edilizio Comunale, per abbassare testualmente il requisito dell’altezza delle unità immobiliari da adibire a studi professionali, al di sotto dei 2,50 metri. Ciò al fine di favorire se stesso e la sua speculazione al Viale della Vittoria.
La vergognosa norma ad personam veniva rigettata dalla Regione Siciliana, con Decreto dell’Assessorato Territorio Ambiente 538 del 19 luglio 2011, reperibile da tutti sul sito internet del Comune di Agrigento – Serv. VII.
Alla luce di quanto esposto
SI CHIEDE
agli Organi Comunali e dell’A.S.P. in indirizzo di assumere i provvedimenti a tutela dei pazienti e degli ammalati che vengono a frequentare detti studi professionali insalubri, sanzionando per com’è giusto i responsabili di cotante male azioni contro i più deboli, in spregio delle più elementari norme urbanistiche e igienico – sanitarie vigenti.
Avv. Giuseppe Arnone

Nota accompagnatoria
Arnone: “Vi presento il vero volto di Epolis: nessun riguardo per gli interessi collettivi e nessuno scrupolo nel violare le norme. Ecco gli abusi edilizi dell’assessore designato da Totò Pennica, il farmacista Minacori. Adesso Minacori si ritiri, dopo aver dato pubbliche spiegazioni del suo operato

Nel trasmettere l’allegato atto ispettivo, che chiede un intervento sanzionatorio anche a tutela di ragioni di salute pubblica nei confronti del dott. Paolo Minacori, Giuseppe Arnone ha dichiarato: “Anche questa gravissima e squallida vicenda dimostra quanto da me sostenuto sin dal primo momento, cioè quale coacervo e accozzaglia di interessi privatistici di alcuni ricconi fosse l’associazione Epolis, finalizzata appunto non a realizzare l’interesse pubblico, bensì a fornire garanzie di ulteriore arricchimento e privilegio di pochi eletti, soggetti insaziabili, adusi a farsi gli affari propri in danno dei più deboli e dell’intera popolazione di Agrigento.
Invito Totò Pennica a leggere l’atto ispettivo e a depositare in Comune la revoca della designazione di Paolo Minacori.
Paolo Minacori, a questo punto, dovrebbe solo e soltanto avere il buon senso di mettersi da parte.
Agrigento, 28 aprile 2012
Avv. Giuseppe Arnone
Candidato a sindaco di Agrigento

venerdì 27 aprile 2012

CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

Domani  28 aprile 2012, ore 11,30, presso bar “Folli Follie”, viale della Vittoria, Agrigento
Giuseppe Arnone, candidato a sindaco di Agrigento, terrà domani una conferenza stampa sul tema: Minacori e Falzone, ovvero “l’amore per la legalità del portavoce di Epolis e l’amore per la comunità universitaria del sindaco Zambuto”.
Nel convocare la conferenza stampa, Giuseppe Arnone ha dichiarato: “Il farmacista Paolo Minacori dovrà spiegare alla città, e noi lo aiuteremo in tal senso, come ha realizzato alcune importanti valorizzazioni di locali ammezzati in pieno Viale della Vittoria, adesso adibiti a studi medici in totale difformità ai parametri relativi alle altezze minime dei locali. Così come ricorderemo a Zambuto chi è il nuovo consigliere di amministrazione che ha nominato al CUPA, quel Salvatore Falzone, già assessore comunale della giunta Piazza, nipote del capomafia Calogero Russello, che fu poi rimosso da un’azione congiunta mia e di Angelino Alfano. L’inchiesta Alta Mafia ha ricostruito come Salvatore Falzone, prima della sua rimozione, agisse da assessore comunale nell’interesse delle imprese del corruttore Gaetano Scifo, già condannato in via definitiva per tali reati. C’è da chiedersi, e aiuteremo il sindaco uscente a dare risposte, quale apporto potrà dare agli studenti universitari agrigentini cotanto campione di legalità, trasparenza e cultura antimafiosa.
Agrigento, 27 aprile 2012
Avv. Giuseppe Arnone