per tramite dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale:
Al Sig. Sindaco
Al Dirigente del Settore Urbanistica
Al Dirigente del Settore Attività Produttive
Al Soprintendente BB.CC.AA. di Agrigento
Al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
Al Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento
ATTO ISPETTIVO – ESPOSTO RELATIVO A FATTI ASSERITAMENTE ILLECITI:
“Il realizzando distributore di carburanti nella via Emporium a S. Leone”
Il sottoscritto chiede innanzitutto agli Organi Comunali in indirizzo di attivare ogni controllo in via di autotutela in merito alle autorizzazioni ottenute dalla ditta che sta realizzando il distributore di carburante allocato in via Emporium, a fianco del camping che ivi insiste.
Si premette che il sottoscritto, nella qualità di professionista, è venuto a conoscenza di un giro di tangenti che riguardavano la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento, per quanto riguarda le decisioni di tutela (o pseudo tale) relative all’area ove ricade il distributore. Il tutto in epoca precedente all’attuale assetto dirigenziale di quegli Uffici, cioè in epoca precedente all’anno 2010 (fatti, questi, già denunziati con un esposto all’A.G., segnalando modalità illegali e tecnicamente incomprensibili nel rilascio dei provvedimenti autorizzativi in zona “B” del D.M. “Gui – Mancini”). Detto Ufficio della Soprintendenza era gestito da tale dirigente Calogero Carbone, la cui attitudine alla infedeltà rispetto ai doveri d’ufficio è ampiamente comprovata nell’ambito dei procedimenti penali in capo a tali Scifo Angelo e Tornabene Pietro.
La gestione dell’Urbanistica nel Comune di Agrigento, da oltre un lustro affidata all’ing. Di Francesco è palesemente “al di sotto di ogni sospetto”, in quanto è la stessa Autorità Giudiziaria a scrivere, nei suoi provvedimenti, in ordine alla “normalità della corruzione” in quell’Ufficio.
Risulta di tutta evidenza che la realizzazione del distributore di benzina di che trattasi costituisca un affare letteralmente da milioni di euro. Quindi si tratta di una vicenda ove il possibile ed eventuale “sistema tangentizio” poteva tranquillamente essere robustamente alimentato con cifre “a molti zeri”. Per essere chiari: eventuali tangenti relative all’eventuale affare illegale del distributore potevano tranquillamente equivalere ad alcuni decenni di tangenti del tipo di quelle incassate dall’arch. Zicari.
Del pari, detto distributore, già a prima vista, viene a contrastare con le norme, i principi e le circostanze che di seguito si indicano, affinchè siano immediatamente oggetto di verifica:
a. nella stessa via Emporium, poche decine di metri a nord, esisteva fino a poco tempo addietro un altro distributore di carburanti che, per quanto è a conoscenza del sottoscritto, è stato dismesso sulla base di valutazioni concernenti la non possibilità di mantenere, in una zona così urbanizzata, un impianto del tipo di quello in questione. Se così è, risulta incredibile che si sia disposta la chiusura del preesistente impianto perché incompatibile con la zona e si sia invece autorizzata, a pochi metri, l’apertura di un nuovo distributore, ovviamente ad altri soggetti;
b. la normativa vigente, per quel che conosce il sottoscritto, non dovrebbe consentire l’apertura di nuovi impianti di erogazione carburanti all’interno di centri abitati, con un evidente e notevolissimo impatto urbanistico, in un’arteria che ha già notevolissimi problemi di traffico veicolare nei mesi estivi;
c. l’impianto viene ad allocarsi in contrasto con questi evidenti criteri di carattere urbanistico prescritti e imposti, innanzitutto, dal Decreto approvativo della normazione che riguarda le zone di Parco e di pre-parco Archeologico, normazione che non sembrerebbe consentire l’allocazione di simili impianti in dette aree;
d. l’impianto non sembrerebbe essere coerente con i dettami del Piano Regolatore Generale che, per quanto ricorda il sottoscritto, non prevedeva in detta zona siffatti e impianti e attrezzature con caratteristiche di simile pericolosità;
e. l’area in questione, peraltro, ricade assurdamente accanto alla preesistente struttura di un camping e non pare congruo, urbanisticamente e logicamente, realizzare impianti con siffatte caratteristiche a confine con strutture turistico – alberghiere.
Si chiede agli Organi in indirizzo, nell’ambito delle rispettive competenze, di attivare i poteri in via di autotutela e verificare tutti i suesposti elementi e profili, sia quelli di competenza del Comune, sia quelli di competenza della Soprintendenza o del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
Si chiede al Sindaco e agli altri Organi in indirizzo, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, risposta scritta al presente atto che, per quanto riguarda il Comune di Agrigento è da intendersi quale interrogazione, con obbligo di risposta entro 30 giorni dalla presentazione.
Si ricorda agli Organi Comunali che il dovere di attivarsi in ordine ai fatti sopra esposti riguarda immediatamente e direttamente i dirigenti comunali che ricevono detto atto.
Si chiede riscontro scritto anche al Comando dei Vigili del Fuoco e alla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento.
Si chiede agli Organi in indirizzo di informare, con cortese urgenza, il Sig. Procuratore della Repubblica in merito agli atti che riterranno di emettere.
Agrigento, 12 dicembre 2011
Avv. Giuseppe Arnone
Consigliere Comunale P.D.
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