mercoledì 7 dicembre 2011

Su interventi del nuovo commissiario ASP Salvatore Messina


La politica degenerata abbandoni la Sanità agrigentina, perché ha già causato enormi danni. E’ venuto il tempo della gente perbene, è venuto il tempo di fare pulizia, a partire dall’Ufficio Personale.
Pubblico plauso al Commissario Messina per l’opera di bonifica delle sacche di malcostume, clientela, illegalità all’ASP di Agrigento.
Occorre, ulteriormente, procedere senza guardare in faccia nessuno nei confronti di quei dirigenti che hanno calpestato la legalità, funzionalmente ed in ottemperanza a chiari interessi clientelari e illeciti, distorcendo i criteri di gestione del personale a finalità elettoralistiche e clientelari.
Nei prossimi giorni chiederò formalmente alla Procura di Agrigento di aprire un’inchiesta sull’operato della Super Dirigente B.S., che ritengo essere stata la longa manus delle peggiori cose che sono avvenute all’azienda sanitaria negli ultimi lustri.
All’uopo, mi è sufficiente indicare la vergognosa “super carriera” della “super raccomandata” dott.ssa M.B. , carriera caratterizzata da illegalità e favoritismi di ogni tipo, posti in essere con l’avallo della “super dirigente” B.S.
In questo quadro, può inserirsi l’ancora più grave vicenda – sempre gestita da madama La Marchesa – che riguarda la gestione degli ausiliari ospedalieri.
Tra le vicende che non possono non suscitare indignazione, va messa in rilievo quella che riguarda l’indennità premiante in aggiunta allo stipendio, indennità premiante che qualcuno ai vertici dell’ufficio personale ha scambiato per indennità commisurata agli imbrogli e all’illegalità e ai favoritismi alla peggiore politica, quella dei “beccamorti” che hanno trasformato con i vari Manenti ed Olivieri la sanità agrigentina nel regno delle clientele, del malaffare, dell’imbroglio.
E, per questa strana idea dell’indennità premiante abbiamo avuto dirigenti amministrativi che meriterebbero soltanto il licenziamento premiati con indennità aggiuntive ad personam per ben 25 mila euro l’anno, mentre interi reparti hanno “beneficiato” – se questo verbo si può usare in un caso simile – di indennità premianti per 500 euro complessivi per tutti i medici ed infermieri impegnati giorno e notte a servire gli ammalati.
Vergogna, vergogna e vergogna!!!! E adesso l’ottimo commissario Messina avrà modo col sostegno amministrativo e politico dell’assessore Massimo Russo ed ovviamente della parte maggioritaria dei cittadini di questa provincia che mi onoro di rappresentare, di fare pulizia.
E fare pulizia significa retrocedere e mandare innanzi ai collegi disciplinari coloro che hanno tradito gli interessi della collettività per asservirsi ad palesi interessi di malaffare.
Nei prossimi giorni riprenderemo queste tematiche, perché è opportuno che la Procura della Repubblica metta anche mano ai teatrini che si svolgevano innanzi agli organi degli uffici del lavoro nell’ambito di conciliazioni “pre – contenzioso” semplicemente scandalose. Ovviamente in danno all’ASP ed ai contribuenti.
Occorre anche operare un riequilibrio nell’attribuzione degli incarichi interni che eviti assai discutibili e preoccupanti accentramenti di potere, non scollegati da evidenti disegni clientelari.
E va anche detto che la prova della degenerazione che si è ulteriormente aggravata, in termini di vero e proprio “sistema di potere” della Sanità agrigentina, la si ottiene facendo attenzione alle “perversioni” di alcuni settori del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici, che – nell’ambito dello scontro tra Giuseppe Arnone, l’assessore Russo da un lato e Olivieri dall’altro – hanno ritenuto di “scendere in campo”, appropriandosi addirittura della sigla dell’Ordine dei Medici, per offrire piena tutela a Olivieri che aveva a sua volta tutelato e valorizzato qualche “pezzo da novanta”, qualche “pezzo grosso”, molto “grosso” del Consiglio dell’Ordine dei Medici. Ma su questo torneremo nei prossimi giorni, per chiedere i dovuti chiarimenti.
Agrigento, 7 dicembre 2011
Avv. Giuseppe Arnone
Consigliere Comunale P.D.

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