giovedì 5 gennaio 2012

Scrive al sindaco e al segretario generale del comune su SELF SERVICE riguardo le concessioni edilizie illecite.


Al Sig. Sindaco
Al Sig. Segretario Generale
Comune di Agrigento
Al Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento
OGGETTO:          Inchiesta SELF SERVICE. Attivazione procedure in via di autotutela (blocco cantieri, annullamento e altro) concessioni e autorizzazioni edilizie illecite e irregolari indicate nella Ordinanza cautelare a carico dell’ing. Di Francesco e altri.
Ottenimento copia, ai sensi dell’art. 116 c.p.p.
Mi pare che il Comune di Agrigento abbia già perso abbastanza tempo nell’adottare i provvedimenti doverosi per cancellare le concessioni o autorizzazioni edilizie relative a ville, palazzi, tombe e quant’altro, in ordine ai fatti di reato individuati nell’Ordinanza cautelare.
Com’è noto, l’Ordinanza cautelare, ampiamente pubblicata dagli organi di informazione e che il sottoscritto, per ragioni professionali, ha già avuto modo di leggere, individua puntualmente una prima serie di atti amministrativi frutto della corruzione e totalmente illegali.
Il sindaco ha posto in essere un incredibile “babbìo”, oggettivamente a tutela dell’illecito e degli interessi di tangentari e tangentisti, omettendo di attivare i provvedimenti di autotutela, finalizzate a tutelare il territorio e a bloccare, con effetto immediato, per la verifica della legittimità, tutti i provvedimenti monitorati nell’Ordinanza Cautelare.
In questo quadro, appare sintomatico il folle provvedimento con il quale è stato rimosso l’ing. Calogero Morreale.
Immediatamente si rende noto al Sindaco che l’art. 116 c.p.p. così recita: “Durante il procedimento… chiunque vi abbia interesse può ottenere il rilascio, a proprie spese, di copie… di singoli atti”. E’ del tutto pacifico che:
a)      Il Comune in questo procedimento è parte offesa;
b)      L’Ordinanza Cautelare non è atto segreto, in quanto in possesso degli indagati;
c)       Il Comune ha l’interesse a ottenere copia dell’Ordinanza cautelare, anche limitatamente alle parti ove è indicata, rispetto a ogni concessione edilizia o autorizzazione, la violazione delle normative poste in essere nel rilascio di detti provvedimenti. E ciò al fine di non consentire lo scempio del territorio, causato da concessioni illegali che darebbero comunque luogo, successivamente, a provvedimenti di demolizione.
In relazione ai doveri previsti dallo Statuto in capo al Direttore Generale – Segretario Generale dell’Ente,  il presente atto viene trasmesso a titolo di sollecito formale, anche a quest’ultimo Dirigente, dott. Carmelo Burgio, affinchè unitamente al Sindaco si attivi per porre in essere gli atti di sua competenza in relazione all’acquisizione dell’Ordinanza Cautelare e all’annullamento di concessioni e autorizzazioni illegali.
La presente nota viene anche rimessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, all’attenzione del Procuratore Capo, del Procuratore Aggiunto dott. Fonzo e del PM dott. Sciarretta affinchè, comunque, per impedire le ulteriori conseguenze dei reati, cioè la cementificazione del territorio mediante costruzioni abusive e illegali, assentite illecitamente come evidenziato nell’Ordinanza Cautelare, trasmettano l’Ordinanza medesima alla Parte Offesa Comune di Agrigento, per le iniziative di competenza.
Agrigento, 5 gennaio 2012
Avv. Giuseppe Arnone
Consigliere Comunale

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