mercoledì 28 marzo 2012

Zambuto straparla, è l’ombra di se stesso: come può il Comune che non è in grado neanche di tenere aperti i cessi pubblici pagare gli stipendi del centinaio di netturbini che operano ad Agrigento?


Ha fatto bene il vicepresidente della regione Giosuè Marino a fargli un “cazziatone”.
 Esprimo piena solidarietà all’ottimo lavoro di Teresa Restivo.

Esprimere solidarietà agli umili lavoratori che tenevano aperti e puliti i cessi pubblici comunali non è sufficiente. Occorre trarre da questa vicenda una valutazione politica sullo stato di disastro che caratterizza adesso l’amministrazione comunale di Agrigento.
Ma la coincidenza della protesta dei lavoratori dei cessi con le deliranti dichiarazioni di Marco Zambuto, che soffia sul fuoco dello sciopero dei netturbini, e urla ai quattro venti che il Comune di Agrigento rivuole indietro il servizio di nettezza urbana, consente di dimostrare agevolmente come oggi Marco Zambuto sia divenuto l’ombra di se stesso, sia addirittura irriconoscibile rispetto al dignitoso giovane sindaco che abbiamo conosciuto.
Come può il Comune di Agrigento che non è neanche più in grado di tenere aperti i cessi, pagare chi dovrebbe tenerli puliti, accollarsi un centinaio di stipendi dei netturbini?
Per le sciocchezze demagogicamente proferite in questa materia dei netturbini, ieri Marco Zambuto ha ricevuto un vero e proprio “cazziatone”, una vera e propria reprimenda da parte del vicepresidente della Regione ed ex prefetto di Agrigento Giosuè Marino. Il vicepresidente della Regione ha preso Zambuto per un ignorante che oltre a non conoscere le leggi e a parlare a vanvera non ha neanche posto in essere gli atti amministrativi imposti dalla legge per chiudere iato.
Concludendo io vorrei che Marco Zambuto chiudesse questa sua esperienza ritornando il bravo e giovane sindaco che abbiamo conosciuto tra il 2009 e larga parte del 2010, evitando che la sua esperienza possa concludersi a coda di topo. E per intanto non solo mi schiero con decisione con i lavoratori dei cessi pubblici oggi disoccupati, ma non posso che esprimere piena solidarietà a Teresa Restivo e a condividere il “cazziatone” rivolto a Zambuto dal vicepresidente della Regione.
28\03\2012

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